Wyoming Blues

(Bostonian Stories - vol. 6)


Il tenente colonnello John Russell ha dovuto lasciare i Navy Seals della Marina degli Stati Uniti, vittima dei tagli di spesa imposti dal governo al Pentagono. Rifiutata l'offerta del suo amico, l'agente dell'FBI Sonny Louwert, che lo aveva candidato alla direzione dei team SWAT federali, si è trasferito nel Wyoming, all’interno dello Yellowstone Park, rilevando la gestione di una baita-emporio per turisti. Un luogo affascinante, un lavoro finalmente privo di pericoli a stretto contatto con la natura, il mix ideale per affrontare un radicale cambio di vita. E come compagno solo un cane, Theo, il pastore tedesco che gli hanno regalato i suoi uomini quando si è congedato.

Ma se un tempo era Russell ad andare a caccia di guai, in questo caso sono i guai che non si sono dimenticati di lui. E lo fanno, irrompendo nella sua nuova e tranquilla quotidianità nelle vesti di una giovane ranger di Yellowstone.
Greta Sullivan, dietro un aspetto scanzonato e un fisico atletico, nasconde un passato che non riesce a dimenticare: otto anni prima, durante una gita scolastica tra le montagne del Wyoming, era stata casualmente testimone di un orribile omicidio. Fortunatamente era riuscita a scappare e a dare l’allarme, tuttavia senza avere avuto la possibilità di vedere in faccia l'assassino, che era riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo della polizia. Al contrario, il killer era svanito nel nulla fermamente convinto che quella ragazza fosse in grado di riconoscerlo, nel caso lo avesse rivisto.
Per questo motivo, tornato negli Usa dopo diversi anni trascorsi all’estero con l’obiettivo di lasciare dissolvere dal logorio nel tempo ogni eventuale traccia dei suoi delitti, quell’uomo ora è deciso ad eliminare quel potenziale pericolo. La sua identità non gli concede alternative. C'è una posta enorme in gioco. Greta Sullivan deve morire.
Un piano quasi perfetto, con un unico difetto: non aveva previsto l'entrata in gioco a sorpresa di un ex Navy Seal: John Russell.